Inizia la complicata campagna per le elezioni di "mid term"
Voci dall'America

Inizia la complicata campagna per le elezioni di "mid term"

A poco meno di un anno dalla scadenza elettorale sono iniziate le grandi manovre nei partiti americani per la campagna elettorale. I possibili candidati dei due partiti sono indecisi sull'opportunità di utilizzare il sostegno dei loro capi naturali, per il democratici il presidente Biden, in vistoso calo di popolarità, e l'ex presidente Trump, in difficoltà nel difendersi dalle azioni giudiziarie per l'assalto al Congresso del 6 gennaio 20121.

Le cronache politiche riferiscono di un delicato allineamento delle candidature per le primarie di partito, con episodi che alimentano la polarizzazione fra gli schieramenti.  David Perdue, ex senatore della Georgia e ora candidato alla carica di governatore, ha ma ammesso che, nonostante non ci fossero prove di brogli elettorali e numerosi controlli dimostrassero la regolarità della vittoria di nello  stato, da governatore si sarebbe rifiutato di certificare il risultato. Secondo i primi sondaggi, la dichiarazione di Purdue ha provocato una decisa caduta nelle intenzioni di voto a suo favore fra gli indecisi, ma rafforzato la sua posizione fra gli elettori fedeli al partito repubblicano e a Donald Trump. Un evidente segnale della costante polarizzazione dell'opinione pubblica americana.  

Fa molto discutere anche un'altra candidatura, quella del medico e presentatore televisivo Mehmet Oz, di orgine turca. Tra i successi del Dr. Oz ci sono dieci Emmy Awards, uno show televisivo trasmesso in sindacato in tutti gli Stati Uniti, una laurea in medicina in una prestigiosa università della Ivy-League e un rapporto più che amichevole con Donald Trump, che è apparso nel suo show nel 2016.

Oz, come a suo tempo fecero Trump e il suo vice Mike Pence, sta cercando di sfruttare la popolarità conquistata grazie alla televisione per costruire una nuova carriera politica. Il famoso dottore ha infatti annunciato che si candiderà per il Senato degli Stati Uniti in Pennsylvania come repubblicano per il seggio lasciato dal senatore Pat Toomey, che ha annunciato di non volersi ricandidare.

Oz ha anche fatto parte del President's Council on Sports, Fitness & Nutrition nell'amministrazione Trump ed è stato ripetutamente al centro dell'attenzione durante la pandemia di COVID-19, apparendo frequentemente in programmi come "Fox and Friends", un talk show che sostiene posizioni conservatrici e filo Trump.

Oltre ai consensi, Oz ha anche suscitato molte polemiche nella comunità medica per aver promosso trattamenti medici e diete privi di base scientifica. .In una lettera del 2015 alla Columbia University, dove Oz insegnava, dieci medici lo hanno accusato di aver promosso "trattamenti e cure da ciarlatano per pure interesse personale". Uno studio del 2014 nel British Medical Journal, validato da una revisione scientifica, ha rilevato che su 40 puntate selezionate casualmente dallo show televisivo di Oz, le sue raccomandazioni sulla salute erano appoggiate su basi scientifiche solo nel 46% dei casi.

Gli episodi più clamorosi riguardano, inevitabilmente, la pandemia Covid: nell'aprile 2020, Oz sempre a "Fox and Friends" ha sostenuto che l'idrossiclorochina, un farmaco antimalarico, avrebbe dovuto essere utilizzato come trattamento per il COVID-19, malgrado la contrarietà della comunità scientifica. Anche Trump è stato un sostenitore del farmaco, che è arrivato a definire  "il più grande punto di svolta nella storia della medicina", suscitando la reazione della Food and Drug Admnistration, appartenente alla sua stessa amministrazione. Il dr. Oz si è difeso citando una ricerca francese sul farmaco, che però è risultata essere uno studio non sottoposto a "revisione paritaria", mai oggetto di pubblicazione su riviste accademica, e ampiamente circolata invece su YouTube. Successivamente Oz su Fox News ha sostenuto che le scuole avrebbero dovuto restare aperte perché “potrebbe costarci solo dal 2 al 3% in termini di mortalità totale” della popolazione. In seguito ha però detto di essersi "espresso male" sull'argomento.

L'eco della campagna del dr. Oz sta destabilizzando altre corse elettorali già lanciate: un altro medico, il dottor Val Arkoosh, specialista in anestesiologia ostetrica, si è  candidato al Senato della Pennsylvania, espressamente per fermare Oz. "Ci vuole davvero un dottore per resistere a un dottore. Non so nemmeno come possa ancora esercitare, visto cosa esce dalla sua bocca", ha detto a proposito delle opinioni di Oz sulla pandemia.

La battaglia elettorale per il seggio della Pennsylvania sarà una delle più combattute, e rischia di essere decisiva per attribuire la maggioranza al Senato. Oltre al Covid anche gli sviluppi recenti relativi ad altre questioni a metà fra sanità e diritti, come la possibilità che la Corte Suprema cancelli la sentenza Roe vs Wade sull'aborto, saranno al centro del dibattito elettorale.

Se questa è la campagna elettorale che ci si deve aspetta negli Stati Uniti nel 2022, sembra difficilmente raggiungibile uno dei principali obbiettivi della presidenza Biden: pacificare la nazione. Lo spazio che i ciarlatani vocianti trovano su media e social network è tale che le persone serie hanno la tentazione di astenersi dal concorrere a questo scempio del dibattito democratico. E se la pandemia non regredisce velocemente, anche in Italia  in caso di scioglimento delle camere dopo l'elezione del presidente della Repubblica, la campagna elettorale potrebbe giocarsi sullo scontro fra cialtroni esaltati e competenti moderati, come già verificato nei quasi due anni di vaneggiamenti da parte dei più improbabili commentatori di questioni sanitarie gravissime.

Il libro

Il Libro

Euramerica

Di Gianfranco Pascazio
Edizioni l'Ornitorinco

Acquistalo ora su: