Leggi & Tribunali 2: limitare o estendere i diritti elettorali
Voci dall'America

Leggi & Tribunali 2: limitare o estendere i diritti elettorali

In tutte le democrazie il dibattito sulle leggi elettorali è elemento permanente della vita politica. Così come la tentazione di influire sui meccanismo del voto per assicurarsi vantaggi più o meno reali. La lezione del compianto Giovanni Sartori induce a prestare un'attenzione molto relativa a questo argomento, considerando  l'importanza solo relativa dei sistemi elettorali. In un sistema politico costruito con razionale ingegneria costituzionale, la modalità di voto è un tecnicismo che non altera il funzionamento del sistema. Contano di più le capacità organizzative e attrattive dei partiti, o delle oligarchie che li controllano, nel riuscire a catturare il favore della pubblica opinione nel meccanismo della rappresentanza politica.

Nella democrazia americana, caratterizzata da una relativa semplicità del sistema costituzionale, la competizione elettorale rappresenta l'inizio e la fine di ogni carriera politica, per la quale non  ci sono percorsi alternativi di accesso al potere. Questo fa delle elezioni il momento chiave, sul quale i partecipanti al gioco politico concentrano tutto il loro impegno per conquistare la benevolenza dell'elettorato. Come notava già Toqueville "ciò che si rimprovera non senza ragione al sistema elettivo, in specie applicato al capo dello Stato, è di offrire un'esca così grande con le particolari ambizioni, e di accenderle così fortemente nel perseguimento del potere, che spesso i mezzi legali non più sufficienti per loro, fanno ricorso alla forza quando manca la legge."

Il sistema elettorale è stato quindi costantemente al centro dell'attenzione della politica americana (vedi il post su questo blog del 6/3/2021 dal titolo Controversie sulla riforma del sistema elettorale USA), e ancor più da quando un elemento sostanzialmente estraneo al sistema proprio dei due partiti maggiori come Donald J. Trump è riuscito a imporre la propria narrazione, solo apparentemente anti establishment nel 2016. Per poi quattro anni dopo contestare in modo plateale il risultato elettorale, aprendo una crisi istituzionale che ancora non è stata risolta dal sistema a un anno dalle elezioni che hanno portato J. Biden alla Casa Bianca.

Nel novembre 2020 si è registrata la più alta affluenza alle urne degli ultimi cento anni negli Stati Uniti, malgrado l'effetto teoricamente negativo della pandemia, e i risultati sono stati oggetto di una raffica di contestazioni giudiziarie, tutte respinte nelle aule di giustizia. La conseguenza nei dodici mesi successivi, è stata che in molti stati sono state emanate modifiche alle leggi elettorali, principalmente per rendere più difficile il voto, ingigantendo le presunte violazioni della sicurezza elettorale e in nome di una pretesa ricerca di regolarità elettorale, che in troppi casi è degenerata in  proposte spesso venate di razzismo.

Secondo un studio del Brennan Center, in 19 stati sono state approvate 33 leggi che rendono più difficile l'esercizio del diritto di voto per i loro cittadini.  Nel contempo in altri stati si è cercato al contrario di venire incontro alla voglia di partecipazione dell'elettorato, rendendo il voto più facile, così in 25 stati sono state emanate 62 leggi con disposizioni che ampliano l'accesso al voto.

NUOVE LEGGI PER LA LIMITAZIONE DEI DIRITTI LEGATI AL VOTO

 

Ridurre la finestra temporale per richiedere una votazione per posta

 

ALABAMA ARIZONA GEORGIA IOWA KENTUCKY NEW YORK OKLAHOMA

Riduci la scadenza per la consegna del voto per corrispondenza

 

ARIZONA IOWA

Rendi più difficile rimanere nelle liste di voto per assenti

 

ARIZONA FLORIDA

Eliminare o limitare l'invio delle domande di voto per corrispondenza agli elettori che non le richiedono espressamente

 

GEORGIA IOWA KANSAS TEXAS

Eliminare o limitare l'invio di schede elettorali per posta agli elettori che non le richiedono espressamente

 

FLORIDA

Limitare l'assistenza nella restituzione della scheda elettorale di un elettore

 

ARIZONA FLORIDA IOWA KANSAS KENTUCKY MONTANA TEXAS

Limitare il numero, l'ubicazione o la disponibilità delle cassette postali per le votazioni per posta

FLORIDA GEORGIA IOWA INDIANA

Imporre requisiti di firma più rigorosi per le votazioni per posta

 

ARIZONA IDAHO KANSAS TEXAS

Imporre requisiti di identificazione degli elettori più severi

 

ARIZONA ARKANSAS FLORIDA GEORGIA MONTANA NEW HAMPSHIRE TEXAS

Aumentare i casi di cancellazione degli elettori dalle liste

 

ARIZONA IOWA KENTUCKY LOUISIANA NEW HAMPSHIRE TEXAS UTAH

Aumentare le barriere per gli elettori con disabilità

 

ALABAMA IOWA TEXAS

Vietare di fornire alimenti o acqua agli elettori in coda

 

FLORIDA GEORGIA

Elimina la possibilità di registrazione tardiva nel giorno delle elezioni

 

MONTANA

Ridurre la disponibilità dei seggi elettorali (sedi o orari)

 

IOWA MONTANA TEXAS

Aumentare il numero di elettori per distretto

 

NEVADA

Limita i giorni o le ore di voto anticipato

 

GEORGIA IOWA TEXAS

Fonte www.ballotpedia.com

Al confine del folclore le proposte di vietare il voto 24 ore su 24 e senza scendere dall'auto (drive-thru),  se non fosse che queste forme di desacralizzazione del rito elettorale andavano nel senso della tradizione americana, avvicinando la politica al modo in cui le persone vivono.

Due gruppi di norme spiegano l'obbiettivo pratico di questa legislazione: quelle restrittive e penalizzanti per i funzionari elettorali, che nel 2020 hanno fatto argine contro le pressioni della piazza repubblicana. E quelle più discutibili, che discriminano gli elettori latini, neri e asiatici vietando ogni forma di assistenza persino a fronte delle disabilità.

Per un osservatore italiano più sorprendente è l'importanza attribuita alla questione dell'identificazione dell'elettore. Per i sostenitori delle leggi restrittive richiedere una rigida identificazione degli elettori previene le frodi, senza ridurre l'affluenza alle urne delle minoranze e non introduce alcun gravame improprio e al contrario garantisce l'integrità del processo elettorale. Infatti, sostengono alla The Heritage Foundation, se è sacrosanto assicurare l'opportunità di votare a ogni individuo che ha diritto di voto, é altrettanto importante che i voti degli aventi diritto non diluiti a causa di voti espressi in modo fraudolento da persone non idoneo o addirittura non esistenti. Gli oppositori delle leggi restrittive sostengono che queste norme sono un onere per molti elettori, specie appartenenti a minoranze e che le frodi elettorali di persona sono rare. Invece queste restrizioni riducono la partecipazione al voto e sono contrarie al principio di includere tutti gli americani, di qualunque origine e appartenenza,  nel processo democratico. Il problema è che  non essendo obbligatorio negli Stati Uniti avere un documento di identificazione, molti americani non hanno alcuna forma di identificazione, e si tratta in modo prevalente se non esclusivo di persone a basso reddito, minoranze razziali ed etniche, anziani e persone con disabilità. Questi elettori hanno più spesso difficoltà a ottenere un documento d'identità, perché devono presentare uno fra i 23 diversi documenti che sono un prerequisito per ottenere una carta d'identità con foto rilasciata dal governo.

Tra il 1° gennaio e il 27 settembre 2021, almeno 25 stati hanno però emanato 62 leggi con disposizioni che espandono l'accesso al voto. Queste normetive tendono a facilitare i processi di richiesta e votazione per corrispondenza, estendono i periodi di votazione anticipata, allungano il termine entro il quale un l'ufficio elettorale deve ricevere e contare le schede elettorali dopo il giorno delle elezioni, migliorano l'accesso per gli elettori disabili e rafforzano le disposizioni sull'accesso al voto dei non anglofoni

NUOVE LEGGI PER L’ESPANSIONE DEI DIRITTI LEGATI AL VOTO

 

 Espandere le opportunità di voto anticipato

 

 

 INDIANA KENTUCKY LOUISIANA MASSACHUSSETTS MARYLAND NEW JERSEY OKLAHOMA VIRGINIA

Facilitare il voto per posta

 

CALIFORNIA CONNECTICUT ILLINOIS INDIANA KENTUCKY MASSACHUSSETTS MARYLAND MAINE MONTANA NORTH DAKOTA NEVADA NEW YORK OREGON VIRGINIA VERMONT

Aumentare le postazioni di accesso al voto (drop box)

 

CALIFORNIA CONNECTICUT HAWAII ILLINOIS KENTUCKY MARYLAND MAINE NEVADA VIRGINIA VERMONT

Facilitare la registrazione degli elettori

 

CONNECTICUT DELAWARE HAWAII ILLINOIS MAINE NORTH DAKOTA NEVADA NEW YORK VIRGINIA

Facilitare l’accesso agli elettori con disabilità

 

CONNECTICUT HAWAII ILLINOIS INDIANA KENTUCKY MASSACHUSSETTS MAINE MONTANA NORTH DAKOTA NEVADA VIRGINIA

Migliorare l'accessibilità a servizi non in lingua inglese

 

COLORADO OREGON VIRGINIA VERMONT

Proteggere l'accesso al seggio elettorale

 

HAWAII ILLINOIS MARYLAND NEW MEXICO NEVADA VERMONT

Proibire la discriminazione nelle leggi statali sul diritto di voto

 

VIRGINIA

Facilitare il requisito dell'ID per l’elettore

 

INDIANA MAINE NORTH DAKOTA

Ripristinare il diritto di voto alle persone con condanne passate

 

CONNECTICUT NEW YORK WASHINGTON

Facilitare il voto per le persone in carcere

 

MARYLAND NEW HAMPSHIRE

Permettere la registrazione nel giorno delle elezioni

 

HAWAII NEVADA

Migliorare la manutenzione delle liste elettorali

 

LOUISIANA OREGON

Fonte www.ballotpedia.com

Tutto questo comporta che l'accesso al diritto di voto dipende sempre più dallo Stato in cui l'elettore risiede, visto anche che la legislazione espansiva non bilancia il danno prodotto dalla legislazione restrittiva. Gli stati che hanno emanato leggi restrittive sono gli stessi in cui votare era già relativamente difficile, mentre gli stati che hanno emanato leggi espansive avevano procedure già più liberiste. E scorrendo l'elenco degli stati che hanno sino qui aumentato le limitazioni si ritrovano, con l'eccezione della Pennsylvania, tutti gli stati che sono stati terreno delle fallite azioni giudiziarie del comitato elettorale di D. Trump nelle settimane successive al voto.

Il Congresso avrebbe il potere di mediare, imponendo regole generali che assicurino l'omogeneità delle normative statali, ma è fermo al Senato il Freedom to Vote Act, il progetto di legge sulla libertà di voto che combatte i brogli di parte e stabilisce regole stringenti e uniformi per la definizione dei collegi elettorali, oltre a consentire  ai tribunali di correggere le normative discriminatorie o fraudolente. L'approvazione di questo disegno di legge impedirebbe ai peggiori provvedimenti statali di entrare in vigore, e finalmente regolerebbe in modo uniforme su tutto il territorio federale tutto il procedimento elettorale. A partire dal controverso argomento del finanziamento delle campagne elettorali, causa prima delle discriminazioni, e che è sin qui stato bloccato al Senato dalla  minoranza repubblicana. La Camera dei rappresentanti ha già approvato una norma (John Lewis Voting Rights Advancement Act) destinata proprio a stabilire i limiti statali nelle deroghe alla normativa nazionale, in particolare quelle che discriminano sulla base della razza o dell'appartenenza a gruppi di minoranza linguistica. Ma questa norma senza il Freedom Vote Act è destinata a rimanere lettera morta.

Il Presidente Joe Biden ha denunciato le restrizioni al voto, definendole il "Jim Crow del 21° secolo", con riferimento alla normativa introdotta negli stati del Sud per contenere gli effetti della disgregazione dopo la guerra di secessione, ma l'amministrazione già alle prese con negoziati difficili con l'opposizione sui pacchetti economici e di politica internazionale, non ha usato tutto il peso che potrebbe per portare il Congresso ad approvare leggi federali che proteggano definitivamente l'accesso al voto. Non è escluso che in prossimità della scadenza elettorale del mid term a novembre 2022, Biden si decida ad agire con decisione sulla normativa elettorale, vanificando gli sforzi restrittivi degli stati più conservatori a maggioranza repubblicana.

https://www.brennancenter.org
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