La tentazione monarchica 3:   Trump contro la Federal Reserve
Voci dall'America

La tentazione monarchica 3: Trump contro la Federal Reserve

La terza parte dell'attacco del Presidente Trump contro i centri di potere autonomi dall'esecutivo riguarda la Federal Reserve. Non si tratta di una novità, perché già nel corso del primo mandato 2016-2020, D. Trump aveva espresso la sua visione di una banca centrale se più obbediente che deferente verso il governo in carica. Ed era unanime la previsione degli analisti che sul versante economico D. Trump avrebbe giocato la partita più difficile della sua seconda presidenza, perché non ha il completo controllo del sistema, che vede nella Federal Reserve e nel suo presidente un potere indipendente e separato.

Proprio durante il primo mandato di Trump era stato nominato al vertice della FED l'attuale Presidente, Jerome Powell: a 65 anni, un'età in cui molti guardano ad un prossimo buen retiro, questo fedele repubblicano, affrontava l'incarico più importante, dopo avere vissuto almeno tre vite. Una prima da avvocato in alcuni fra i più prestigiosi studi newyorkesi, poi banchiere d'affari alla testa di grosse realtà finanziarie. Infine, dal 1992, quando era stato nominato da George H. W. Bush sottosegretario al Tesoro per la finanza nazionale, nel circolo dei decisori repubblicani. Con questa etichetta era stato poi nel 2011 scelto come membro del direttivo della FED da Barak Obama, in una tornata di nomine bipartisan, sempre in quota repubblicana. Nel corso della campagna presidenziale del 2016, e poi all'inizio del primo mandato, D. Trump aveva ripetutamente attaccato la Presidente della FED Yellen, venendo tacciato di antisemitismo, a causa di uno spot elettorale si vedeva Yellen, con George Soros, bersaglio prediletto della destra americana,  e Lloyd Blankfein, CEO di Goldman Sachs, con in sottofondo Trump  che li accusava di essere parte di un "establishment politico fallito e corrotto... responsabile dei nostri disastrosi accordi commerciali, della massiccia immigrazione illegale e delle politiche economiche ed estere che hanno prosciugato il nostro Paese". Powell è stato confermato per un secondo mandato quadriennale il 22 maggio 2022 da Joe Biden.

Come stabilito dal Banking Act del 1935, il presidente e il vicepresidente del board della FED, sono nominati dal Presidente degli Stati Uniti, scegliendoli fra i sette membri del Consiglio dei Governatori, a loro volta scelti dal Presidente tra i governatori in carica delle Banche che compongono la Federal Reserve stessa.

I mandati dei sette membri del board possono durare sino a 14 anni, attraverso diversi mandati presidenziali e legislature congressuali, rendendo inevitabile un approccio bipartisan nelle relazioni istituzionali. Una volta che un membro del Consiglio dei Governatori è nominato dal Presidente, i membri operano in modo totalmente indipendente dall'esecutivo, cui presentano una relazione annuale sulle operazioni di supervisione e regolazione delle operazioni finanziarie.

L'indipendenza garantita a J. Powell da questo sistema non è gradita al Presidente Trump, che avrebbe bisogno di una controparte finanziaria alla FED che ne assecondi le strategie politiche, spesso estemporanee e propagandistiche. Esattamente quello che non è successo nelle scorse settimane: dopo la ritirata sui dazi Trump, e senza un obbediente gioco di sponda da parte di Powell,  l'effetto è stato penalizzane anzitutto per il dollar, per gli USA, e per il loro debito pubblico. Come ha scritto oggi il Post "Questa storia dei dazi ricorda la Brexit, per i livelli sconcertanti di autolesionismo, irrazionalità di quanto promesso e totale prevedibilità del finale. Il Regno Unito pensava di guadagnare soldi, centralità e autonomia uscendo dall’Unione Europea, ed è finito in un decennio di profondo declino socio-economico e crescente irrilevanza. Gli Stati Uniti hanno le spalle molto più larghe e qualche anticorpo in più, ma non è sempre tutto rimediabile".

La salute dell'economia americana è una condizione necessaria per il successo della strategia complessiva della presidenza Trump, e bisogna aspettarsi che il Presidente sia disposto a correre altri rischi pur di ottenere ubbidienza dalla FED di Jerome Powell .

https://www.politico.com/news/magazine/2022/09/22/trump-federal-reserve-yellen-00058103
https://fraser.stlouisfed.org/title/federal-reserve-reform-act-1977-1040

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