Cento anni dal "monkey trial": in Tennessee, Bibbia contro Scienza
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Cento anni dal "monkey trial": in Tennessee, Bibbia contro Scienza

Nel marzo del 1925, il Tennessee divenne il primo degli stati dell'Unione a vietare l'insegnamento della teoria dell'evoluzione nelle scuole pubbliche, provocando reazioni in tutti gli Stati Uniti e una delle battaglie legali più famose della storia americana.

La teoria dell'evoluzione di Charles Darwin aveva trovato grandissimo seguito e feroce opposizione in tutto il mondo, dopo la pubblicazione  de L'origine delle specie, nel novembre 1859. La visione religiosa e quella scientifica dell'uomo e del mondo sembravano inconciliabili, e il dibattito era vivace e continuo, ma nemmeno la stessa Chiesa Cattolica aveva emesso una condanna completa per i seguaci di Darwin. Una contestazione verrà inserita nell’enciclica di Pio XII Humani generis (1950), ma con grande rispetto per il progresso scientifico, come sintetizzato nel 2009 dalla Pontificia Università Gregoriana : "Si assiste a confusioni strumentali tra teologia e scienza che provocano, da una parte, un evoluzionismo metafisico antireligioso e, dall'altra, estremizzazioni fondamentaliste".

Un esempio di queste estremizzazioni si ebbe con l'approvazione da parte dello stato del Tennessee della legge nota come Butler Act (in appendice il link all'atto originale), dal nome del proponente John W. Butler. Presentata il 21 gennaio 1925 e approvata a larga maggioranza (Camera 71 a 6, Senato del Tennessee  24 a 6), la legge proibiva in modo inequivocabile l'insegnamento della teoria dell'evoluzione in qualsiasi scuola pubblica dello Stato: "Sarà illegale per qualsiasi insegnante di qualsiasi università, scuola media e di tutte le altre scuole pubbliche dello Stato finanziate in tutto o in parte dai fondi statali, insegnare qualsiasi teoria che neghi la storia della creazione divina dell'uomo come insegnata nella Bibbia, e insegnare invece che l'uomo discende da un ordine inferiore di animali." Contravvenire a questa censura preventiva sarebbe stato punito con multe da 100 a 500 dollari.

Il primo processo sull'applicazione della legge, destinato a passare alla storia come il "monkey trial", si svolse a Dayton nella contea di Mason. John T. Scopes, ventiquattrenne insegnante di scienze e allenatore della squadra di fotball della Dayton's Central High School era un evoluzionista che insegnava abitualmente la teoria di Darwin, e venne per questo arrestato e rilasciato in attesa di processo. Scopes era anche un attivista della American Civil Liberty Union (ACLU), che per conto di Scopes fece causa allo Stato del Tennessee. Secondo alcune interpretazioni, Scopes aveva deliberatamente provocato il proprio arresto d'accordo con i responsabili locali della ACLU, parlando del suo insegnamento dell'evoluzione apertamente anche in luoghi pubblici. Lo sceriffo locale, che non doveva faticare molto per controllare la piccola comunità di Dayton (2.000 abitanti), cadde nella trappola. Peraltro il consiglio municipale accolse favorevolmente la possibilità di attirare l'attenzione sulla piccola città, e sostenne l'azione dello sceriffo. Le parti incaricarno due personaggi di rilievo nazionale: per lo stato del Tennessee il conservatore William J. Bryan, tre volte candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, e per Scopes il celebre avvocato Clarence Darrow di Chicago, che aveva già difeso cause progressiste come il Pullman Case nel 1894 e il Anthracite Coal Strike nel 1902. Ampiamente seguito dalla stampa e dalla radio, che per la prima volta trasmise le udienze in diretta, il processo sarebbe entrato nell'immaginario collettivo americano grazie alla pièce teatrale del 1955 scritta da Jerome Lawrence e Robert E. Lee, da cui venne tratta una popolare pellicola cinematografica: Inherit the Wind del 1960, diretta dal  regista Stanley Kramer, con un cast allora stellare che includeva,  Spencer Tracy, Frederich March e Gene Kelly. Sarebbero seguiti diversi remakes: Inherit the Wind del 1999 con Jack Lemmon, George C. Scott, Processo alla scimmia del 1988 con Kirk Douglas e Jason Robards, e altre produzioni minori sino al 2002.

Il processo, ai nostri occhi sorprendentemente breve, iniziò il 10 luglio  e si concluse solo 11 giorni dopo, il 21 luglio 1925, dopo una sfilata di testimoni a favore di Scopes, inclusi alcuni suoi allievi, e lunghe requisitorie dei due tenori del foro, che rischiarono entrambi di subire sanzioni da parte del rigido giudice John T. Raulston. Con personalità e buon senso, il giudice si dimostrò tanto intenzionato ad applicare la legge quanto desideroso di non abbandonare un approccio familiare, preoccupandosi del benessere di giuria e pubblico fra ventilatori requisiti in città e udienze sul prato del tribunale. Fra l'altro Darrow chiese al giudice di non iniziare le udienze come da tradizione con una preghiera, che avrebbe potuto condizionare la giuria visto l'oggetto del processo, ma Raulston rifiutò recisamente, sulla base della consolidata tradizione locale. Darrow sostenne con foga oratoria che il Butler Act violava il Primo Emendamento alla Costituzione federale, che proibisce al governo di fare discriminazioni su base religiosa, e cercò di dimostrare l'assurdità delle interpretazioni letterali della Bibbia, in particolare alla luce del progresso scientifico. Bryan fu eloquente nel sostenere che la teoria dell'evoluzione contraddiceva la Bibbia e per questo finiva per contestare particolare il dogma della creazione divina, mentre la scienza non dovrebbe condizionare quelle convinzioni morali che la Bibbia pone a fondamento di una condotta etica. Inoltre si diffuse nel descrivere come a suo parere l'insegnamento dell'evoluzione nelle scuole avrebbe portato a un declino della moralità e dei valori sociali. I momenti più spettacolari delle giornate di Dayton coincisero con l'apparizione di uno scimpanzé, chiamato, Joe Mendi, che veniva fatto esibire per il pubblico fuori dall'aula. Ma il culmine del processo si raggiunse quando Darrw venne autorizzato del giudice Raulston a chiamare proprio l'avvocato Bryan come teste della difesa, e lo interrogò a lungo sulle conseguenze di un'interpretazione letterale di ogni passo della Bibbia. Le domande pratiche di Darrow sul ruolo della donna, l'attività del serpente nel paradiso terrestre e la lunghezza della creazione, ottennero risposte secche e quasi risentite da parte dell'avvocato Bryan, che finì per assumere una posa grottesca che sminuì agli occhi del pubblico la sua posizione. Dopo una delberazione durata poco più di dieci minuti, la giuria dichiarò Scopes colpevole, e il giudice decise una una multa di 100 dollari.

Ma il risultato vero del processo fu di segno opposto, e si trattò di una vittoriosa disfatta per l'evoluzionismo: nessun insegnante fu più perseguito in base al Butler Act, che pure rimase in vigore in Tennessee fino al 1967, quando fu abrogato. Tutte le altre  leggi antievoluzionistiche furono dichiarate incostituzionali nel 1968 dalla Corte Suprema con la sentenza Epperson contro Arkansas. Proprio le risposte enfatiche dell'avvocato Bryan a Clarence Darrow diffuse in diretta radiofonica avevano fatto capire come l'interpretazione letterale delle Sacre Scritture non fosse più condivisa da una società americana che, senza mai abbandonare la fede cristiana, aveva pragmaticamente abbracciato una visione del mondo in cui fede e scienza possono convivere. Grazie all'attuale successo delle posizioni originaliste e populiste di sapore vagamente fondamentalista, il dibattito tra creazionisti ed evoluzionisti continua comunque oggi, così come i tentativi ricorrenti di demonizzare la scienza o ridicolizzare la fede.

in generale vedi: William Kunstler - Politics on trial  - Ocean Press 2003

https://sharetngov.tnsosfiles.com/tsla/exhibits/scopes/images/Butler Act.pdf

https://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/interviste/2009/052q05a1.html

https://www.aclu.org/

https://www.imdb.com/it/title/tt0855214/

https://supreme.justia.com/cases/federal/us/393/97/

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