Buon Natale

La figura di Babbo Natale è parte integrante della storia di cui si occupa questo blog, in quanto trae origine dalla tradizione cristiana, in Europa, per trasformarsi graficamente e sostanzialmente negli Stati Uniti.

La tradizione cristiana nasce da Nicola di Myra (256 - 333), noto come San Nicola di Bari. Il mito che avvolge la vita del sant'uomo si fonda sulla sua generosità nel donare tre monete d'oro ad altrettante giovinette povere per consentire loro di maritarsi salvandole così da un destino di prostituzione. La tradizione cristiana ha quindi identificato il santo con le tre monete d'oro che ne accompagnano l'iconografia, e più ancora con il dono, l'atto "...disinteressato, per riconoscere in ogni persona quel dono che essa é" (K. Woytila - Giovanni Paolo II). In ricordo del Santo si formò la tradizione di fare un dono nel giorno a lui dedicato, 6 Dicembre, che si è poi estesa al dono natalizio.

Alla metà dell'Ottocento la consuetudine cristiana venne influenzata e modificata dall'impronta culturale e sociale della rivoluzione industriale. Fra i sintomi di quella fase, nel 1843 la pubblicazione in Gran Bretagna di "A Christmas Carol", di Charles Dickens, che, in un'epoca di devastante povertà, riuniva in chiave spirituale le tematiche dell'impegno sociale e la consuetudine religiosa.

Al culmine di tale evoluzione si colloca la nuova immagine di Babbo Natale, dovuta alla penna di Thomas Nast (1840-1902), che era emigrato negli Stati Uniti dalla Germania, nel 1845. Dopo un viaggio in Italia nel 1860, al seguito di Giuseppe Garibaldi e dei Mille, Nast iniziò a lavorare come vignettista politico per la rivista Harper’s Weekly, creando una serie di icone che sono entrate nella vita e nel lessico non solo americani: Democratic Donkey, Republican Elephant, Uncle Sam, Columbia, Tammany Tiger e infine Santa Klaus.

Nel 1862 mentre Nast seguiva per Harper's la guerra civile americana, inventò l'immagine di Babbo Natale come la conosciamo oggi, combinando diversi soggetti familiari e persino un ironico autoritratto.

Fonte: Library of Congress https://www.loc.gov/resource/cph.3b26160/

Nei primi disegni apparsi il 3 Gennaio 1863, il Babbo Natale di Nast distribuiva regali ai soldati dell'esercito Unionista sul campo di battaglia, mentre in altre vignette un Santa Klaus meno ecumenico  si occupava di stringere una corda intorno al collo di un pupazzo che raffigura il presidente secessionista Jefferson Davis. Inizialmente la giubba era blu e adornata dalle stelle nordiste, mentre i pantaloni avevano le caratteristiche strisce di quell'uniforme. Negli ani successivi la giubba muterà a più riprese colore, sino a stabilizzarsi nel rosso che venne molti anni dopo, a partire dal 1932, adottata dalla pubblicità universalmente nota della Coca Cola.

Nast ebbe un grande successo in vita, ma non comparabile con l'enorme influenza che la sua penna ancora oggi ha nel definire l'immagine degli Stati Uniti in tutto il mondo. Nel 1902, dopo un litigio con l'editore che lo lasciò sull'orlo della bancarotta, il presidente Theodore Roosevelt affidò a Nast un incarico diplomatico in Ecuador, dove morì di febbre gialla pochi mesi dopo il suo arrivo.

A Morristwn nel New Jersey, dove Nast visse gran parte della sua vita, esiste un museo del fumetto politico che celebra la vita e il lavoro del grande disegnatore.

Per chi voglia saperne di più

Amm. Francesco Pascazio "San Nicola di Bari" Rivista Marittima  Agosto 2007

Giovanni Paolo II - Meditatio "Il dono disinteressato"
1999 - 2006 Acta Apostolicae sedis http://www.vatican.va/archive/aas/documents/2006/agosto 2006.pdf

https://www.smithsonianmag.com/history/civil-war-cartoonist-created-modern-image-santa-claus-union-propaganda-180971074/

https://maccullochhall.org/